Il periodo storico che l’umanità sta attraversando ci guida a riflessioni importanti, forse le più importanti della storia dell’uomo.
Non si è mai assistito ad una tale transizione, ad un cambiamento così radicale. La maggior parte degli esseri vorrebbero poter tornare a vivere come prima. Ma ciò è possibile?
L’energia vivente, il KI ha come sua caratteristica intrinseca il movimento, quindi la trasformazione che possiamo definire ancor meglio come crescita, coscienza, consapevolezza.
Tutto è in movimento e si trasforma costantemente.
Questa semplice affermazione ci aiuta a riflettere che la sola cosa che possiamo fare è fluire ovvero non resistere alle cose così come si presentano alla nostra coscienza. Ciò non significa essere indifferenti, o inermi. Al contrario, significa essere in grado di osservare gli eventi e di guidare la nostra energia, il nostro potere personale attraverso un lavoro costante di ricerca, di conoscenza e di espressione conseguente.
Siamo dinnanzi ad un bivio esistenziale mondiale, quello che lascia perplessi e rattrista è lo schieramento a cui stiamo assistendo: sono nel bene le persone che si sono vaccinate e nel male quelle che invece non vogliono iniettarsi il siero oppure il contrario? La filosofia cinese insegna ad osservare il Cosmo da un punto di vista intermedio: non esiste in natura qualcosa di bene o di male, ma semplicemente la natura si esprime sulla base della necessità affinché possa mantenere il proprio equilibrio. Quello che, noi umani interpretiamo come qualcosa di negativo ad esempio un ciclone che spazza via tutto, per la natura è il proprio modo di ripulire per portare nuova energia nuova vita.
Noi esseri umani abbiamo la tendenza allo schieramento: o una cosa è bene o è male. Spesso non ci soffermiamo ad un’osservazione più profonda che ci aiuti a guardare lo stesso oggetto da più angolazioni in modo da integrarlo. Al contrario tutto ciò che non conosciamo o che consideriamo “diverso” e che ci spaventa lo evitiamo, lo critichiamo, lo emarginiamo.
In Medicina Tradizionale Cinese c’è un’osservazione che ci aiuta ad integrare e non a soffocare o denigrare o evitare. Non esiste “il bene o il male”, ma solo due differenti qualità di energia che concorrono affinché l’integrazione possa avere luogo. Non può esserci luce senza il buio.
Quando facciamo un trattamento Shiatsu una delle cose basilari è integrarci con il ricevente. Siamo empatici per poter comprende al meglio la natura del nostro cliente. Non esiste un uke’ “antipatico” o “cattivo”. La com-passione guida le nostre mani attraverso i canali energetici in modo che avvenga quello scambio sublime che ci permette di integrare parti di noi. Per questa ragione ogni trattamento Shiatsu fa bene sia al ricevente che al praticante.
Smettere di schierarci tra il bene e il male è quella risorsa che può aiutare l’umanità a prepararsi al salto di paradigma a cui tutti dobbiamo rispondere in quest’epoca con fiducia anche quando sembra non essercene più.
Buon cambiamento a noi tutti nella luce……