Articolo di Livio Barbero
Il contatto o con-tatto nello Shiatsu è un incontro che noi abbiamo con un’altra persona. Nell’incontrarla entriamo in relazione con essa piano piano, chiedendo il permesso sia al nostro cervello che alle nostre emozioni che al nostro inconscio per iniziare una relazione con un altro essere umano che conosciamo solo superficialmente. Con-tatto entriamo in “casa sua” ed entriamo in con-tatto con le sue emozioni, il suo inconscio, la sua mente attraverso il suo corpo fisico.
Questo contatto libero e senza giudizio ci fa entrare in empatia con la persona offrendoci la possibilità di sentire tutte le sue paure e le sue imperfezioni. A contatto con la sua pelle sentiamo le piccole imperfezioni che ha, questo ci fa capire e constatare che anche noi siamo imperfetti, anche noi abbiamo delle paure che portiamo dentro e delle imperfezioni cutanee. Scopriamo che siamo due esseri umani che si incontrano e si sostengono in un determinato momento della loro vita.
La vita umana è iniziata con un contatto e si è evoluta emotivamente e intellettualmente attraverso il contatto.
Il contatto è vita, con il contatto noi incontriamo l’altro, il nuovo, lo sconosciuto. Per evolverci abbiamo bisogno di cose nuove, di contatti continui ed evolutivi. Ogni persona con cui noi entriamo in contatto, anche se già la conosciamo, è sempre una persona diversa, è una nuova esperienza, perché le persone fanno continuamente nuove esperienze e cambiano costantemente, non possono farne a meno: il cambiamento è il nostro modo di vivere, noi siamo energia e l’energia è in continuo movimento come lo siamo noi. Se ciò non avvenisse, non evolveremmo e saremmo destinati all’estinzione.
Con lo Shiatsu noi entriamo in con-tatto con la persona con delicatezza, non la obblighiamo a cambiare, non siamo noi che decidiamo per lei: è la persona che decide il momento del cambiamento e quando decide sarà lei e soltanto lei che decide di cambiare. Se noi la obbligassimo a cambiare sarebbe un cambiamento che non avrebbe un seguito e si esaurirebbe in un breve tempo facendo ripiombare la persona al suo stato iniziale dove stava bene nel suo male.
Quando entriamo in con-tatto con la persona entriamo in “casa sua”. E’ lei che ci ospita, che decide di aprirci la porta per farci entrare e qui troviamo tutta la sua famiglia, che è composta da un insieme di emozioni diverse che ci accolgono ognuna a modo suo: c’è chi ci fa sedere e ci racconta delle cose, c’è chi fa casino e non ci fa sentire niente, chi continua a giocare non curandosi di noi e c’è chi ci confonde con tante cose e non riusciamo a capire niente di ciò che dice o che fa, chi si arrabbia e chi si va a chiudere in camera e non vuole uscire a conoscerci.
Noi siamo ospiti in quella “casa” e non possiamo obbligare i proprietari ad ascoltarci, ma possiamo e dobbiamo ascoltarli. Inizieremo con chi ci vuole raccontare liberamente qualcosa, ma, se non subito, prima o poi tutti vengono a vedere cosa sta succedendo e ognuno di loro ha certamente qualcosa da dire e, se noi li ascoltiamo senza dare giudizi, loro certamente saranno disposti a raccontarci qualcosa. Inizieremo con loro, se loro lo vorranno, un dialogo per sostenerli e aiutarli.
Ogni persona che noi incontriamo durante un trattamento Shiatsu presenta patologie croniche diverse che si sommano. Nella maggior parte dei casi le persone ci cercano per una specifica patologia che, generalmente, stanno affrontando da un periodo più o meno lungo.
Con il trattamento Shiatsu noi andiamo a sostenere il processo di auto- guarigione che, nella maggior parte dei casi, la persona cura con diversi farmaci, i quali gli danno un sollievo momentaneo. Dobbiamo confrontarci con questa somma di patologie, che a volte la persona nemmeno ricorda di raccontarci durante l’intervista iniziale.
Non dimentichiamo che noi siamo il frutto di quello che la Medicina Tradizionale Cinese chiama “Cielo Anteriore”: il patrimonio che ci viene dato dai nostri genitori all’atto del concepimento. Questo è abbinato al “Cielo Posteriore” cioè il nostro vissuto dal momento della nascita in poi: con le persone che ci circondano, con quelle che abbiamo incontrato, con l’ambiente e le esperienze che abbiamo fatto sino ad oggi.
Le patologie sono il frutto, la somma, del Cielo Anteriore e del Cielo Posteriore, il nostro vissuto. Con lo Shiatsu attraverso il con-tatto noi sosteniamo e valorizziamo, al fine riuscire a portare la persona a divenire consapevole dei suoi traumi, dei suoi disagi e delle sue difficoltà nella vita quotidiana per migliorare quindi quella futura.